Si chiamano Laura Landi e Giovanna Selis e saranno a Torino sabato 20 aprile, a presentare il loro documentario “Le lesbiche non esistono” al 28° Torino GLBT Film Festival. L’idea delle due filmmaker toscane era quella di realizzare un documentario che s’interrogasse sulla visibilità delle lesbiche in Italia attraverso la raccolta di testimonianze e contributi, il problema era ovviamente quello che affligge molti creativi del nostro Paese: trovare i soldi per realizzare la propria idea; la soluzione è stata il Crowdfunding, ovvero il finanziamento “dal basso”, dalla rete.
Laura e Giovanna hanno realizzato un trailer, una presentazione del progetto e pubblicato tutto sulla piattaforma Produzioni dal basso. Nel giro di pochi mesi attraverso la promozione sui Social e sul portale stesso, molti futuri-spettatori hanno deciso di dare la loro fiducia e di finanziare il progetto tramite il versamento di una piccola quota, diventando di fatto produttori. Ogni produttore è stato inserito nei titoli di coda del documentario ed è quindi diventato spettatore attivo: ha scelto che cosa vedere, ha finanziato ciò che lo ha incuriosito. Il risultato per Laura e Giovanna è stato quindi duplice: raggiungere il budget necessario per portare a termine il documentario e misurare l’interesse da parte dei futuri spettatori. Interesse confermato poi nella realtà, dato che da quando il progetto è stato ultimato, sono stati diversi i Festival e gli enti che hanno ospitato la proiezione di “Le lesbiche non esistono”, fino ad arrivare al più importante Festival di genere in Italia, che lo vedrà protagonista il 20 aprile prossimo. Il Crowdfunding, quindi, può essere un'utile risorsa: certo il progetto deve essere buono e bisogna saperlo presentare, ma può essere realizzato anche se esula da quelle che sono le più comuni logiche di mercato. Una buona notizia se pensiamo anche che, a quanto pare, l’Italia sarà forse il primo paese al mondo a varare una legge sul finanziamento dal basso: venerdì, proprio a Torino, si riuniscono dieci tra le più importanti piattaforme italiane di Crowdfunding, il Ministero per lo Sviluppo Economico e la Consob per discutere di questo nuovo strumento e della bozza di regolamento prodotta dalla Consob il 29 marzo scorso; insomma, qualcosa si muove anche qui… e per una volta sembra proprio nella direzione giusta!
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